Alle pareti del salone dello Stemma saranno esposte opere della QUADRERIA DI POSTUMIA dei seguenti autori: MARIO LOMINI, ALFONSO MONFARDINI, REMO PASETTO, CARLO DUSI, MARCO LOVATTI, VALTER DONINI, IDA TAMPELLINI e HIKARI MIYATA
Insieme a GIAN AGAZZI (che svolge da tempo una meritoria opera di recupero della memoria di INTERNATI MILITARI ITALIANI) ricorderemo le figure di CORNELIO CARASI e FERRUCCIO BIANCARDI che, grazie al suo interessamento, sono stati recentemente insigniti della “Medaglia d’Onore” < in quanto cittadini italiani deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra >.
“Postumia nella storia universale della canzone e della musica” – un progetto di LUCA BONAFFINI –
< GLI ANNI D’ORO DELLA CANZONE FRANCESE: 1940-1970 >
con VITO VITA e GIANGILBERTO MONTI Un viaggio lungo il trentennio aureo della canzone francese del Novecento. Attraverso la penna di due ricercatori storici della “popular music”, artista dopo artista, le pagine del libro delineano l’ampio orizzonte di una musica che per decenni ha sedotto il pubblico di tutto il mondo, influenzando in maniera importante anche la musica dei cantautori italiani
Chiusura della mostra del fotografo VALTER ZANARDI <Il mio mondo>
MASSIMO BONDIOLI presenta < MARIO LODI e Piadena – Una vita tra educazione e impegno in un microcosmo padano> Editoriale SOMETTI
con l’intervento di NICOLA SOMETTI – editore e con le testimonianze mantovane dell’altro microcosmo padano tra Acquanegra sul Chiese, Asola, Bozzolo e Calvatone
Intermezzo musicale de’ < I GIORNI CANTATI > di Calvatone
Nel centesimo anniversario della nascita di Lodi, questa ricostruzione biografica, frutto di un meticoloso lavoro di ricerca, affronta le varie sfaccettature del suo lungo impegno educativo e civile con l’intento di restituirne un’immagine a 360°.
Grande pomeriggio di carnevale in Rocca Palatina
Presentazione dei nuovi originali costumi di Arlecchino realizzati dalla sarta ELENA MONFARDINI di Sarginesco e dal “creativo di Postumia” MARCO VIVIANI.
LUCA MOLINARI, nostro amico straordinario della Valsugana, “vestirà” i volti dei manichini con le sue originali artistiche maschere, così arricchendo le collezioni di Postumia; e con la partecipazione straordinaria di NICOLA DE BUONO, immenso interprete di Tristano Martinelli
in Un conduttore in cattedra Il bullismo raccontato ai ragazzi
Edizioni UNICOPLI
Prima parte
Moderatore WERTHER GORNI direttore del settimanale “La Nuova Cronaca di Mantova” FEDERICA BONORA, psicoterapeuta: si farà luce sui fenomeni del bullismo e del cyberbullismo
Seconda parte Momento musicale ad alto tasso emotivo, “musica grande amica di tutti”
protagonisti
SILVIA GIUSTINI, soprano PIER FRANCESCO PASETTO, dodicenne pianista prodigio interpreteranno brani di Ennio Morricone e John Lennon.
Nicolò Barretta presenterà, altresì, in anteprima il progetto “BULLYSTOP”: uno spazio di ascolto rivolto alle vittime di bullismo (ed anche a coloro che manifestano atteggiamenti prevaricatori) che egli ha allestito presso la scuola “Sacchi” di Mantova, all’interno della quale ricopre l’incarico di referente bullismo e cyberbullismo, oltre che di docente di Lettere
Al termine del “Master Class di canto lirico” siamo lieti di proporvi – in omaggio a Rosina Storchio (il soprano cui è intitolata la sezione musicale dell’Associazione Postumia) un eccellente concerto dall’intrigante titolo
< I LOVE PUCCINI >
dedicato, appunto, ad alcune delle più celebri melodie del grande musicista toscano
Apertura della mostra fotografica < Il mio mondo > di VALTER ZANARDI
a cura di NOEMI ZANARDI allestimento di Aldo Cigognetti e Gianni Vaccari con il commento di RENZO BERTASI
Valter Zanardi nasce nel 1959 a Marmirolo, dove ancora risiede. È qui che nasce anche la sua passione per la fotografia, che lo accompagna fin da ragazzo. Passione e studio lo portano al suo esordio con una mostra insieme al noto fotografo Gian Butturini. Seguono diverse mostre personali e collaborazioni distribuite in tutt’Italia. La sua curiosità lo porta a sperimentare con soggetti e tecniche rendendo la sua fotografia eclettica e in continua evoluzione. Sarà proprio l’ecclettismo il motivo conduttore di questa esposizione, che l’autore ha desiderato chiamare < Il mio mondo >, un viaggio muto ma evocativo all’interno degli scatti di una vita; un percorso di esplorazioni tra luci ed ombre, tra grigi e colori, tra la profondità di uno sguardo e la simbologia di un segno. Proprio come il mondo reale anche è una serie di evoluzioni, la continua crescita e metamorfosi del pensiero artistico che scorre fino allo scatto giusto.
Concerto del Duo Alessandro Pasotti flauto Sandro Spagna chitarra
Il dialogo tra i due strumenti crea un impasto sonoro di gradevole effetto, dato dal timbro acuto e chiaro del flauto e da quello ovattato e dolce della chitarra…
Programma G. F. Handel 1685-1759 Sonata in La min. Op.1 Larghetto-Allegro-Adagio-Allegro* F. Carulli 1770-1841 Serenata in Re Maggiore Op. 109 N.1 Andante – Allegro Serenata in Do Maggiore Op. 109 N. 2 Largo – Allegro M. Giuliani 1781-1829 Serenata Op. 127 Maestoso-Minuetto-Tema con variazioni-Rondò G. Fauré 1845-1924 Pavana Op. 50 * A.Piazzolla 1921-1992 Milonga dell’Angelo C. Machado 1840-1897 Paçoca (choro) Quebra queixo
le immagini dei santuari campestri scorreranno sullo schermo contestualmente al concerto.
Chiusura della mostra “Omaggio a FRANCESCO RUBERTI nel trentennale della sua scomparsa” a cura di PAOLA ARTONI
<FAVOLANDO> di MARIA VITTORIA GRASSI Editoriale Sometti
Favole, fiabe, stranezze letterarie? Comunque li si voglia definire, quelli di M.V. Grassi sono racconti che accendono qualcosa, in quel mondo indefinibile che è la nostra fantasia. Nate a partire dagli anni Settanta per il pubblico radiofonico di Radio Base; si rivolgono oggi ad una platea di lettori molto ampia, dai 3 ai 90 anni (e oltre), ricordandoci che la dimensione mentale legata all’età può essere una gabbia alla nostra naturale e innata voglia di evasione e divertimento. Maria Vittoria reciterà, per concludere, anche la sua favola dei Re Magi… bella e affascinante come la sua intelligenza e la sua fantasia!
Maria Vittoria, di cognome Grassi, ma per statura dovrei essere Bassi, posso descrivermi in molte maniere: con le emozioni nascoste e più vere, posso guardarmi nell’acqua di un secchio, farmi una foto, usare uno specchio, o raccontarmi per ciò che mi piace per ciò che faccio o di che son capace. Mi piace far Radio, mi piace la gente con le parole giocare sul niente, amo inventare, giocare coi versi leggere storie in modi diversi. Certo per Radio ahimè non vi vedo però vi parlo, quindi vi chiedo < Maria Vittoria, più Bassi che Grassi, che vi ho descritto prendendomi spassi, come vi sembra di averla capita, la descrizione davvero è servita? >
CLAUDIO PEDROLLO dialoga con l’autrice Commenti musicali al pianoforte di SAMANTA CHIEFFALLO
La nostalgia del paesaggio padano con la proposta di dedicare un monumento alle sue donne Anno nuovo, miti nuovi? La permanenza della memoria della civiltà contadina, tra elegia, dramma e forza identitaria
conversazione con CARMINE LAZZARINI
CARMINE LAZZARINI affronterà il tema della nostalgia del paesaggio padano (“abbiamo tutti bisogno di miti”), non ostante ad esso si accompagnasse il ricordo di tanta fatica e di tanta povertà. In questo contesto che con lui andremo a ripercorrere, un accento particolare spetterà al ruolo che vi svolsero le donne, tanto da non apparire peregrina l’idea (e la proposta) di dedicare a loro, da parte di Postumia, un monumento.
< … Perché terribile era, rispetto ad ora, la condizione femminile…Per quante ore lavorava una donna? Dalla mattina alla sera, sempre, spesso anche di notte. La vita delle donne era scandita ancor prima dell’alba, quando si alzavano per preparare la colazione al marito, ai figli, magari all’anziano non più autosufficiente. Poi seguivano tutte le incombenze, della casa, della famiglia, della cascina. Cucinare per tutti, rimediando qualcosa anche quando non c’era più niente; lavare, stirare, cucire, rattoppare e rammendare, perché nulla doveva essere buttato, tutto usato e riadattato, passato da generazione in generazione, dai figli grandi ai nuovi nati, fino all’estrema usura… L’assistenza al parto in famiglia o tra vicine, curare chi stava male, fare la veglia ai morti… Andare in chiesa a pregare anche per il marito e i defunti, per i quali si teneva il lutto per anni… I bambini erano immersi in tutto ciò: dormire con la nonna ammalata, vedere il nonno o lo zio morire era normale. Adesso le tappe dell’esistenza in vita, la sofferenza, la morte sono lontane, all’ospedale o all’ospizio, espulse dalla quotidianità. Per le nuove generazioni un danno emotivo irreparabile…>
Carmine Lazzarini
CARMINE LAZZARINI, nato e cresciuto ad Isola Dovarese è castiglionese, e quindi mantovano, dal 2014. Era stato sindaco di Castelverde (CR) per due mandati (2006/2014) ed ha insegnato per più di trent’anni Italiano e Storia nelle scuole superiori di Cremona. Laureato in filosofia, da 20 anni collabora con Duccio Demetrio sull’approccio autobiografico all’educazione e alla ricerca. Pedagogista, esperto in problematiche educative e del mondo giovanile, è stato coordinatore nazionale del Festival di Anghiari “Città e paesi in racconto”. Ha collaborato con l’Università di Parma, con la Casa della Cultura di Milano e con le strutture sanitarie, ospedaliere e territoriali, di Cremona. Intellettuale a tutto tondo, è pubblicista e scrive libri, saggi e tiene conferenze.
Sarà un amarcord che certamente andrà a toccare la nostra personale memoria, il nostro vissuto, con il grande aggiuntivo pathos e con l’intelligente commento musicale de I PIÖCC (PICCOLA ORCHESTRINA CANTASTORIE CASTELLANI).
Saranno cinque le proposte espositive che il nostro Laboratorio di Ceramica, con in testa AGNESE ed ISA, allestiranno al “piano nobile” della Rocca Palatina: il presepe degli anni ’50 dell’indimenticabile Giacomo Benevelli; il prezioso presepe messicano della collezione Nolli; la raffigurazione settecentesca della grande tradizione napoletana; la composizione tirolese, nell’interpretazione coloristica che ne ha dato Beatrice Pastorio; e, infine, i presepi che con tanta cura e passione hanno realizzato i nostri straordinari “piccoli”. LILIA, nel camino del salone dello stemma ci proporrà, infine, un particolare artistico arredo della tradizione popolare ucraina.
Ore 17.00
Postumia è lieta ed onorata di dedicare al soprano ROSINA STORCHIO – prima interprete scaligera del capolavoro pucciniano – grazie al sostegno ed agli auspici di VINCENZO FEDERICI e FRANCO PASETTI, questo grande evento operistico che idealmente corona un anno importante di progetti e di collaborazioni musicali: “SULLE ALI DI BUTTERFLY”.